Caro Babbo Natale..

E’ giunto quel momento dell’anno dove si fanno bilanci e si esprimono desideri. Pensando al 2023 non posso non essere felice, ho fatto chilometri belli in moto con amici, ho visitato Paesi mai visti prima, ho scoperto strade nuove e rinnovo il gusto di usare le due ruote a motore tutti i giorni per la mia mobilità e per lo svago.

Ci sono però delle cose che mi piacerebbe chiedere al Babbo Natale dei motociclisti, vediamo se i miei desideri sono anche i vostri:

Vorrei più educazione, non quella bacchettona e irreale dei divieti italiani con limiti di velocità non percorribili nemmeno a piedi, mi piacerebbe che noi moticiclisti rispettassimo di più i territori e che i territori rispettassero più noi. Molto spesso entriamo in centri abitati verosimilmente troppo allegri, altre volte sono le autorità locali che ci mettono addosso l’etichetta di banditi, quando alla fine siamo quelli che se viaggiano dormono fuori, mangiano fuori a pranzo e a cena, insomma di soldi sul territorio ne lasciamo. Caro Babbo, cerca di farci essere più rispettosi e cerca di non farci sempre sembrare dei banditi agli occhi delle persone e delle istituzioni.

Vorrei che si riconoscesse la moto, le due ruote a motore in generale, come elemento positivo della mobilità cittadina. C’è una crociata che vuole fuori dalle città le auto e le moto a favore solo delle bici e dei monopattini (orrore). Caro Babbo, in moto non facciamo traffico, usiamo (in termini di tempo) poco la strada, consumiamo pochissimo ed evitiamo di congestionare i trasporti pubblici già al collasso. Diglielo tu che siamo positivi per la mobilità quotidiana.

Vorrei che le moto siano sempre belle da guidare, anche senza millemila radar, con meno potenza anche, che con 210 cavalli in strada sei un pupazzo. Il piacere di guida nelle moto non deve fare la fine del corrispettivo in auto. Chi usa le 4 ruote parla di una esperienza spiacevole e cerca vetture che facciano tutto da sole. Babbo mio, fai che il piacere di guida rimanga sempre grande in sella, sarebbe meschino fare la fine degli utenti delle auto.

Vorrei una Federazione Motociclistica che tratti chi va in moto come persone da tutelare in tutti i contesti. Siamo tanti, perché non siamo mai rappresentati? Babbo mio, diglielo che siamo necessari, anche per tutelare non solo chi compra le moto e le usa ma anche chi sostiene l’indotto dell’abbigliamento e degli accessori.

Vorrei leggere meno gossip sui siti che parlano di moto e di gare di moto. Sarò vecchio, ma se il pilota X si sposa o va a donnacce, non me ne frega molto. Mi interessa molto di più sapere del paddock e di chi lo vive, di moto e di tecnica, di personaggi veri e non di influencer inutili. Babbo mio, fai sparire quelli che si attaccano ai click e falli attaccare altrove.

Vorrei non essere bombardato dalla monnezza che chi è in auto butta dal finestrino e vorrei che gli smartphone smettessero di funzionare una volta aperta una portiera. Quest’anno ho preso addosso una quantità indefinita di sigarette, innaffiato dagli spruzzini per pulire il parabrezza e schivato (litigandoci) un centinaio di guidatori di auto che avevano gli occhi sullo schermo del cellulare invece che sulla strada. Babbo, fagli male, ma forte, ogni volta che chi guida fa quello che ho descritto.

Vorrei anche una moratoria internazionale per l’abolizione totale di autovelox, ma questo, caro Babbo, non oso chiedertelo…

Buone feste!

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