Non è la prima volta che mi metto in viaggio con la “vecchia” VFR. Insieme siamo andati in Germania e tornati indietro, insieme abbiamo girato l’Italia delle piste in passato ed è stata una enorme soddisfazione essere riuscito a rifarlo ancora in occasione del Round di Imola della Superbike.
Molto tempo fa, all’inizio della mia avventura nel mondiale, mi presentai con lei, la VFR rossa, al Mugello. All’eepoca lavoravo in Aprilia e quando mi videro arrivare nel paddock, me la fecero nascondere dietro all’hospitality, perché non venisse vista in giro. Da quel momento la mia RC24 ne ha passate di tutte i colori, ma alla chiamata del viaggio non si è mai tirata indietro, anzi.
La scampagnata fatta ormai più di due anni fa con Alex De Angelis e Max Sabbatani è stata in parte rovinata da un problema tecnico (catena corona e pignone a fine vita) e dalla tanta pioggia presa in Germania.
Questa volta i km percorsi sono stati decisamente meno, circa 900, ma non sono mancate le soddisfazioni. In primis, nonostante sia la prima delle “sport tourer” moderne, la VFR si è caricata oltre al suo padrone (io) con uno zainetto sulle spalle, anche una borsa da serbatoio, e una borsa GIVI da sella con la capacità di 35 litri, lasciando al sottoscritto anche libertà di movimento.
Ecco, iniziamo con i consigli. Non fate come me, che per andare in Germania mi sono dovuto fermare in Austria a cambiare la trasmissione finale! Controllate la moto, per bene anche se avete appena fatto un tagliando. Le moto vecchie sono delle signore esigenti, dal passato ruggente e dal futuro delicato. Il controllo visivo è importantissimo. Quindi, se avete portato la moto dal meccanico prima di partire, controllatela con lui, compreso il suo lavoro. Non è bello trovarsi a più di 1000 km di casa a piedi, quindi occhio.
Le gomme sono fondamentali sulle MotoGP, figuriamoci su moto di 30 anni fa e oltre. Se non usate la moto da qualche tempo, fate un giro per sentire in che stato sono gli pneumatici, ma per carità se vedete dell crepe, non abbiate dubbi, andate a cambiarli anche se vedete ancora battistrada buono. In molti casi, stanno sparendo dai cataloghi quelle gomme dal diametro strano. Negli anni ottanta sono andate molto le moto con anteriore da 16 pollici e posteriore da 18, come anche moto con entrambi i cerchi da 16. Qui la scelta potrebbe essere condizionata da quello che offre il mercato, quindi – consiglio – se non trovate più la marca preferita, montate quello che trovate, ma occhio. Le performance potrebbero essere differenti, migliori o peggiori, quindi state attenti prima di “guidare come al solito” la vostra moto.
Partiamo dall’assunto che una moto vecchia non è più al massimo della sua forma anche se è stata tenuta benissimo per metterci bene in testa che, no, 1000 km di seguito non si possono fare. O almeno, si fanno ma con delle pause in mezzo. A parte il riposo fisico di chi guida, bisogna controllare bene che strada facendo non ci siano trafilaggi d’olio sospetti e che tutti i pezzi siano rimasti al loro posto. Non è infrequente che le moto vecchie perdano pezzi per strada, anche perché dopo 30 anni di vibrazioni, anche la vite stretta con la loctite “di allora” può perdere la sua tenuta, figuriamoci le guarnizioni e quindi sempre occhi aperti.
Se avrete cura del vostro cavallo, dicono i cavalieri, questo vi porterà ovunque, e vale anche per le moto, tutte. Nella pianificazione di un viaggio, poi, guardate bene che ci sia sempre un albergo pronto ad aspettarvi che abbia un garage coperto. Non è un vezzo, ma una necessità soprattutto se il giorno della vostra partenza, giove pluvio abbia deciso di entrare in servizio. Stare al coperto vi aiuterà a caricare la moto da asciutti.
Nella vostra dotazione, vale per tutti i viaggi, consiglio di portare sempre un completo antipioggia, un sottogola (anche d’estate) e almeno due paia di guanti impermeabili. Due paia servono perché i guianti reggono l’acqua fino a un certo punto, poi mollano. Non è bello guidare con le mani fradicie anche perché si freddano prima e questo non fa mai piacere, quindi fate posto per un altro paio e via, si parte!