Tre giorni in sella, per andare da San Marino al Sachsenring. Un giornalista e un pilota, ecco la storia di due “pendolari” che per una volta hanno scelto di andare ad un gran premio di moto in moto.
Giorno 1
“Non avevo mai fatto una cosa del genere”. Queste le prime parole di Alex De Angelis, dopo la prima tappa fatta oggi in moto da San Marino a Ortisei. Il pilota della Moto2, ha accettato la sfida di calarsi nei panni del motociclista appassionato e per una volta in circuito, non arriverà dopo un piacevole viaggio in aereo, ma in sella ad una moto.
Per l’occasione la Honda, che è anche fornitore unico dei motori in Moto2, ha messo a disposizione una Crosstourer 1200. Si tratta di una viaggiatrice pura, che sta semplificando non poco la vita al pilota di San Marino. Alex, dicevamo, non si è tirato indietro e oggi ha percorso circa 500 km in scioltezza, nonostante le condizioni meteo proibitive.
Per una volta non è stata la pioggia, come accade spesso in pista, ma a disturbare il nos
tro viaggio si è messo Caronte, ovvero il vortice di alta pressione che sta facendo boccheggiare l’Italia. I primi 300 km, infatti, sono stati percorsi in autostrada alla bella temperatura esterna di 43°, rilevati al termometro della Crosstourer.
“Il caldo era tremendo e non serviva alzarsi ogni tanto sulle pedane, non c’era beneficio – racconta De Angelis – poi, dopo Trento l’aria è cambiata e la temperatura è scesa fino a 26 gradi, è stato fantastico”.
Rispetto alla guida aggressiva che usa in pista con la sua FTR, Alex si sta comportando – quasi – da motociclista modello. La velocità autostradale è stata sempre da “codice”, mentre nei sorpassi si nota l’indole racing. Ma la strada è ancora lunga.
“Domani andremo in Austria e poi mercoledì saremo in circuito. Mi sto divertendo molto e ad essere sincero mi aspettavo il viaggio molto più stancante. Non conosco ancora il giro che faremo, ma so che mi divertirò”.
Giorno 2
Una lunga giornata in sella, ecco come è passata la giornata di viaggio di Alex De Angelis. Dopo la sosta ristoratrice ad Ortisei in Val Gardena, il viaggio è ripreso in mattinata.
Alle 9.30, Alex era già in sella, scalpitante. Dalla Vale Gardena alla Val Pusteria, per passare in Austria, rigorosamente vie strade statali.Una scelta, questa, fatta per godere al massimo della guida, su strade molto ben tenute, pennellando curve in maniera dolce, diversamente da quanto accade in pista.
Una volta in Austria, la strada ci ha portato inesorabilmente verso il Grossglokner e le sue curve. Unico neo il pedaggio, 22 euro per le moto, ma se il servizio è quello di avere tutti i musei a disposizione (oltre a quelli sulla montagna, ce ne solo due dedicati alle auto e alle moto, da vedere), un asfalto perfetto e panorami mozzafiato, allora non c’è da protestare.
“Non ero mai stato in un posto così – ha detto Alex ammirando il panorama della montagna austriaca – è bellissimo. Oggi è stato un giorno duro, perchè abbiamo fatto comunque quasi 400 km, ma non c’è stato un attimo per rilassarsi. Un po’ le curve, poi la pioggia, che ci ha accompagnato per molti chilometri, insomma, è dura la vita del biker. A parte gli scherzi, mi mancava un’esperienza così. Quando andiamo ai gran premi siamo in aereo e non pensiamo mai cosa c’è sotto. Io spesso guido il mio motorhome, quindi di strada ne ho fatta, per lo più autostrade. Con questo giro sto vedendo posti molto belli e strade da rifare sicuramente”.
Per questa notte la scelta è caduta su un Hotel nel centro di Straubing, cittadina rurale nella campagna tedesca sopra Monaco di Baviera. Siamo a circa 320 km dal Sachsenring.
“Finalmente siete arrivati!”. Ecco come siamo stati accolti all’hospitality del Team NGM Forward da Gianni Cuzari, che ne è il proprietario.
“Ero in pensiero – ha continuato Cuzari – anzi, ho un’idea, la tua moto, Alex, la possiamo caricare sul camion per il rientro al Mugello”.
“Non se ne parla – ha risposto Alex – mi sono divertito e torno a San Marino in moto”.
La sintesi della terza giornata da mototurista, Alex De Angelis l’ha fatta così. Da Straubing, dove abbiamo dormito, siamo partiti verso le 9.00, anche in leggero anticipo rispetto a quanto avevamo deciso. Il fatto è che il nostro hotel, molto carino, nel centro della cittadina tedesca, era a ridosso della torre dell’orologio del municipio, che inesorabilmente dalle 5 di mattina ha iniziato a segnare il tempo con dei rintocchi di campana ogni 15 minuti. Insomma, fatte le borse e pagato il conto, eravamo di nuovo in sella.
Questa volta il cielo tedesco ci ha graziato e siamo stati così in grado di percorrere i circa 320 km fino al Sachsenring senza prendere pioggia. Inizialmente, per fare prima, avevamo scelto l’autostrada, ma alla fine, siamo tornati sulle sinuose statali.
“Dopo pochi chilometri di autostrada – ha detto Alex – mi stavo davvero annoiando, poi abbiamo trovato delle belle strade che mi hanno fatto ancora una volta apprezzare il viaggio in moto”.
Per De Angelis, questo viaggio è stato come un allenamento prolungato. Certo non ci sono state sessioni tirate o time attack, ma una continua attenzione e concentrazione sulla strada e sulla moto.
“Non vedo l’ora adesso – ha detto Alex a destinazione – di entrare in pista e dare il massimo. Questa pista mi piace molto e spero di fare un buon risultato”.
Ma la giornata di Alex, non è finita una volta arrivato. Il pilota del Team Forward, è andato a prendere il suo motorhome parcheggiato nei pressi del circuito tedesco e lo ha parcheggiato nel paddock.
“Prima di partire – spiega Alex – da Assen ho portato il motorhome al Sachsenring, poi ho preso un aereo e sono tornato a San Marino per fare questo viaggio in moto. A me piacciono le sfide e mi sono molto divertito con questa”.
Chi riposa in questo momento c’è. Si tratta delle due moto che abbiamo utilizzato per questo viaggio, le Honda NC700X e la Crosstourer 1200. In tre giorni si sono fatte con me ed Alex sulla schiena, oltre ai bagagli, poco più di 1300 km.
La mia moto ha percorso circa 21 km al litro, circa 18 i km al litro percorsi da Alex. Entrambi non abbiamo avuto problemi meccanici. Solo da suggerire per viaggi lunghi come questo, il parabrezza alto per la NC700X, in quanto quello di serie, anche nella posizione più rialzata non è sufficiente per deviare l’aria dal casco. Una volta a destinazione un controllo del livello dell’olio è stato necessario per la NC, che è partita da Roma con appena 60 km all’attivo.
Dal punto di vista del comfort le due moto sono esattamente quello che un mototurista vorrebbe. La Crosstourer 1200 è una macinachilometri. Il motore è sempre disponibile e l’aria – a patto di avere il cupolino alto – non disturba. Ciclisticamente, nulla da eccepire, la Crosstourer è capace di far divertire anche un pilota esigente come Alex De Angelis che ne ha apprezzato la facilità di discesa in piega e la frenata.
Diverso il discorso della NC700X che contro la Crosstourer soffre della mancanza di cavalli. La 1200 ha 129 Cv, mentre la bicilindrica arriva ai 51,8 Cv. Le medie autostradali a norma di codice della strada italiano, si tengono tranquillamente, mentre si soffre un po’ nei passi alpini a pieno carico – inteso come un pilota da quasi 90 kg, tre valigie e il portacasco pieni. Dal punto di vista del carico puro, la NC nella configurazione usata, permette di portare anche qualcosa in più del dovuto. Dal punto di vista ciclistico, sebbene non ci siano le raffinatezze presenti sulla Crosstourer (regolazioni della forcella e del mono posteriore), la NC nelle strade di montagna permette di divertirsi. La discesa in piega è aiutata dai pneumatici da 17″, mentre la frenata è ottima, anche con il solo disco anteriore singolo.
Ecco l’itinerario che abbiamo seguito in questi 3 giorni:
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Ecco la Gallery:
Great! I love!
GRANDISSIMO!! Vero biker!!!! Ero in zona coi miei amici negli stessi giorni, a saperlo ti seguivamo, abbiamo fatto le stesse strade!