Pandemia. Ormai abbiamo fatto amicizia con questa parola dura, senza sinonimi, che sta bloccando le vite degli esseri umani sulla terra. Il Covid-19 si sta facendo una inesorabile passeggiata nel globo, un po’ alla volta, saltando da una città all’altra, da una regione all’altra, da un continente all’altro. Il Covid sta facendo il suo mondiale, mettendo i suoi (tanti) piedini in testa a tutte le attività pianificate, ai giochi olimpici, alle partite di calcio, agli europei, ai campionati mondiali di qualsiasi cosa.
Ora, penso che presto arriverà per i nostri amati sport a due e quattro ruote, l’ora delle decisioni irrevocabili. Non importerà il mancato introito di denari dagli sponsor, la borsa e le sue speculazioni stanno già piegando ampiamente le possibilità economiche di qualsiasi azienda. Tra un po’ bisognerà capire se sono rimaste aziende in grado di sostenere qualunque sport. Nell’ultima settimana le borse mondiali hanno fatto tonfi apocalittici. Percentuali negative che si sono avventate su budget già in difficoltà per le varie crisi mondiali e guerre dei dazi in giro per il pianeta.
Cosa significherebbe correre tra 3/4 mesi? Si avrebbe lo stesso rischio di oggi. Il virus non smette di diffondersi quando diciamo noi, lo fa quando noi stiamo fermi, o meglio, la sua curva di diffusione cala, ma alla sua presenza dovremo abituarci per un bel po’, non lo dico io e nemmeno i terrapiattisti, sono i virologi di tutto il mondo che stanno arrivando alla stessa identica conclusione.
Dunque, il mio è l’appello di un appassionato. Carmelo, per favore, chiuditi nel tuo studio di Madrid e pensa. Ha senso spostare a Natale le gare mondiali? Cosa cambierà? La FIM ha già detto che aspettare un anno non sarebbe peccato e lo ha detto contro i suoi interessi visto che si sostenta con le royalty che derivano dai campionati. Lo so che ci sono i contratti con le TV, ma stiamo parlando di una causa di forza maggiore planetaria, non uno scherzo o il capriccio di qualche pilota viziato.
Carmelo, per favore, non ascoltare Alberto Puig o l’ottimo Gigi Dall’Igna che giustamente stanno impegnando le loro intelligenze per affrontarsi al meglio in pista, guarda cosa sta accadendo nel mondo. Rimanda questa stagione. Ne parliamo l’anno prossimo. Che è meglio.
Io aspetto con ansia l’ora delle tue decisioni irrevocabili di buon senso per tutti i paddock, per i piloti, per gli addetti ai lavori, per i marshall per il pubblico, per gli appassionati.