Stoner: comunque vada sarà un successo. Attenti Andrea…

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Il pescatore è tornato. Le esche e le canne sono rimaste nel suo ranch australiano, la famiglia ha fatto ancora una volta le valigie, Casey si è stancato di contare le sue mucche e di scoprire quanto grande sia il suo latifondo.

La Honda lo ha tradito non facendolo correre in Texas lo scorso anno e le braccia emiliane e quindi generose della Ducati lo aspettavano a braccia aperte, ma per far cosa?

Stoner collaudatore, Stoner tecnico, Stoner pazientemente accanto all’ingegner Marco Palmerini, responsabile del Team Sviluppo Ducati, braccio armato di Gigi Dall’Igna per far crescere la Desmosedici, ma Stoner, diciamolo chiaro, è tornato nel box. 

Si forse lo ha fatto in punta di piedi, ma Casey è un personaggio scomodo e ingombrante anche se la sua educazione di stampo britannico potrebbe far credere il contrario.

Chi non ha paura di Stoner è Michele Pirro. Il collaudatore pugliese della Ducati è veloce abbastanza per fare il suo lavoro e lento in proporzione per non avere il manubrio in discussione. Pirro è bravo, ma non essendo pilota titolare, sa benissimo di avere Casey come rivale, anzi Michele dal campione australiano può solo imparare.

E Pirro sta già imparando molto. Nei test riservati ai collaudatori, Stoner ha girato in 2.02.7, che oggi sarebbe valso il settimo tempo davanti a Marc Marquez, quindi l’australiano ha ancora il polso da gara e non da prova. Chiaro che in questa situazione, qualunque cosa faccia sarà un successo, sia che vada forte (e lo farà nel secondo giorno di test ufficiale a Sepang)  sia che vada piano. 

A rimetterci, nel caso venga fuori il tampone sarà uno dei due Andrea. Iannone o Dovizioso ora hanno la sella che scotta e non sarà per lo scarico della bancata posteriore del desmo italiano. Stoner potrebbe mettere in discussione il più lento dei due italiani che potrebbero essere costretti a un “pressure test” in stile Master Chef per poter rimanere in campo e non finire in panchina.

Questo nella peggiore delle ipotesi di un mega tempo di Stoner. Nella migliore delle idee, Stoner potrebbe accontentarsi di una/due wild card (Mugello o Misano e Phillip Island?) per poi magari con qualche chilometro in più di “test” sulle spalle, dopo essersi cucito come un bell’abito italiano la prossima desmosedici addosso, pensare ad un assalto mondiale, magari contando anche sul ritiro di Valentino Rossi a fine stagione.

Fantascienza? Forse, ma Andrea e Andrea, non dite che non ve lo avevo detto… 

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2 commenti Aggiungi il tuo

  1. paolabaronio ha detto:

    Una bella sintes che condivido!

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