The Road to Sachsenring – Il ritorno

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Accanto alla foto di Marco che litiga con le borse della sua moto, mentre cerca di riscrivere la teoria dell’incomprimibilità dei solidi, cominciamo col dire che… siamo tornati.

Dopo due giorni passati con le chiappe sulle selle delle nostre moto, ebbene si, siamo nuovamente nelle nostre sedi.

Carlo afferma di aver fatto oltre 3000 km, io so solo che il cruscotto – efficientissimo per quando vuole lui – della mia moto, mi avverte che devo fare il tagliando, tra meno do 1000 km.

Comunque sia, quello che è stato è stato; ma cos’è stato? Abbiamo avuto 8 giorni veramente divertenti. In moto da Roma verso la Sassonia, percorrendo solo statali (da Trento) a Neuchirkner Peissen, dove avevamo l’hotel e solo autostrada da li fino a Roma. Il ritorno, solo per una parte è stato meno fortunato dell’andata. In Austria, infatti, ci ha atteso la tempesta perfetta che si è abbattuta sulle nostre capocce con fantozziana puntualità. Tanta acqua tutta insieme si può trovare in due sedute di autolavaggio o dentro una tromba d’aria in Louisiana, fatto sta che dopo 50 km di bufera il mio abbigliamento in gore-tex aveva deciso di averne abbastanza e si è lasciato convincere a far passare l’acqua.

Meno male – per la salute di Carlo che l’aveva programmato a caso – che il Tom Tom ci ha portato a Trins, dove siamo stati ospiti dell’Hotel Trinsheider, fantastica struttura gestita da una famiglia sensibile a noi su due ruote. Alla vista di tre cristiani grondanti d’acqua, non solo ci hanno fornito di tre stanze, ma ci hanno anche concesso di far asciugare le nostre cose nel locale caldaia, che era a 60°. Questa mattina era tutto asciutto e anche croccante.

Per finire in bellezza, ci siamo concessi una “ultima cena” coi fiocchi (tirolesi), che potete apprezzare dalle foto sotto, insieme alla trattoria tedesca che abbiamo frequentato da ospiti – esclusivi in una occasione – in Germania e all’immagine della bevanda preferita di Carlo quando non guida (per troppi km…).

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