Contaminazione colposa de che? Iannone più innocente che colpevole

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Andrea Iannone non potrà salire in sella per i prossimi 18 mesi per aver mangiato carne contaminata. Alla commissione disciplinare della FIM devono aver bevuto qualcosa di forte. Difficile che rimanga in piedi la limitazione fino al 16 giugno dell’anno prossimo con queste motivazioni.

La FIM ha preso dunque una serie di cantonate madornali. La prima è stata quella di non assolvere il pilota abruzzese, la seconda è stata quella di emettere anche un comunicato con una baggianata simile la seconda è quella di aver iniziato una crociata inutile contro il pilota Aprilia. I legali di Andrea faranno dunque e giustamente ricorso a questa castroneria, ma questo farà perdere ulteriormente tempo (e anche soldi?) al pilota Aprilia. “Siamo molto soddisfatti che i giudici abbiamo riconosciuto la tesi della contaminazione alimentare, un po’ sorpresi per l’entità della squalifica ma siamo sicuri che il Tas ci darà ragione e Andrea tornerà a correre in moto quanto prima”, lo ha detto all’ADN Kronos Antonio De Rensis, avvocato di Andrea Iannone. Il legale si frega le mani, giustamente, perché con una motivazione del genere l’assoluzione del suo cliente è praticamente servita su un piatto d’argento.

Ora, queste sentenze gridano un po’ vendetta. E a questo punto ci vorrebbe un Carlo Taormina di turno per fare causa alla FIM sul suo operato nei confronti di Iannone. Attenzione, non sono un fan di Andrea, la cosa che più mi scoccia è vedere una istituzione che sbaglia e non ha il coraggio di ammetterlo. L’affaire Iannone non crea un problema solo al pilota italiano, infatti, lo crea anche ad Aprilia che comunque dovrà pensare sempre a un “piano B” se qualcosa dovesse andare storto, compromettendo di fatto la carriera del suo rider. 

Iannone è un  personaggio particolare, attento ai riflettori, alle donne (famose è meglio), ma è anche un talento nella guida. Non  a caso manager come Francesco Guidotti lo riprenderebbero al volo in squadra. In questi mesi abbiamo assistito però a una gogna imposta dalla FIM, che aveva puntato il suo dito istituzionale contro Andrea per farlo sembrare un drogato. Se ora lo stesso tribunale che ha accusato Iannone ammette che il fantomatico doping sia avvenuto per aver mangiato della carne contaminata in un ristorante, facendo venire giù tutto il castello di carte giudiziarie e la credibilità della Federazione. Ora mi chiedo chi ha orchestrato questo teatrino e quali siano veramente i suoi obiettivi.

Quindi, contaminazione colposa de che? Iannone in sella (Covid permettendo) subito! 

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