CONTROMANO – CHE FARE?

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DI MARCO MASETTI

Contromano è una rubrica che esiste dal 1998. Da allora fino agli ultimi mesi del 2019 ha collezionato un migliaio di uscite, da adesso cambia forma e piattaforma. Tanto non è importante dove, ma lo spirito. Quello resta, nella salute e nella malattia, nella buona e nella cattiva sorte.

Una piccola avvertenza: Contromano è una rubrica. Quindi non sono tenuto a rispondere alle reazioni di chi la legge. Se capiterà, bene, altrimenti il mondo andrà avanti lo stesso. Cercherò di non essere volgare e offensivo, perché la volgarità e la totale mancanza di classe sono purtroppo diffusi in maniera industriale, quindi risparmiamo discorsi nei quali la parola “cazzo” è un rafforzativo. L’italiano è lingua ricca.

Bene, bando alla ciance, e vamos.

Il titolo di questo primi Contromano (rigorosamente scritto in word, Verdana corpo 16) ospitato su questo incantevole sito è il seguente: “Che fare?”.

L’ho scelto appositamente, per farvi vedere che non ho paura di niente, nemmeno del confronto con uno ben più famoso di me che usò questo titolo per una sua celebre opera. Chi era? Non ve lo dico, andate a cercare il personaggio, è facilissimo e poi, visto che siamo in lockdown (reclusi, nell’idioma di Dante) il tempo per fare qualche ricerca non ci manca. Una pratica che aiuta a non fare terribili figure da ignorante in società o quando scrivete i vostri pensieri.

Bene, andiamo al dunque: quando si ricomincerà a correre?

Secondo voi lo so? Non lo sa nessuno, da Don Carmelo (usato in forma di rispetto) in giù. E chi finge di saperlo vi sta tirando un pacco. Questo simpatico virus è qualcosa che ha messo in discussione quasi tutte le convinzioni che avevamo. Tutte le cose che sembravano certe, come il GP di Spagna a inizio maggio, appuntamento che non mancavo dal 1998 ininterrottamente, non lo sono più.

Potrei usare il buon senso e un po’ di conoscenze altolocate per disegnare qualche scenario, non è difficile. Magari ve lo sussurro un po’, come fa il mio amico Carletto Pernat, con fare complice da vecchio seduttore e vi potrebbe sembrare credibile. Inizio giugno, oppure metà luglio, no, alla luna nuova di settembre…

Non lo sa nessuno. Non lo sanno Putin e Xi Jinping, Mario Draghi o frau Merkel, figurati se lo sappiamo io o Carletto. Siamo seri, al massimo possiamo auspicare, come avrebbe detto un buon vecchio caro democristiano della gloriosa Prima Repubblica.

Resto in attesa e credo che ci salverà, per lo meno dal punto di vista sportivo, la concertazione tra le varie parti: stati, ministeri, esperti, promoter, televisioni. Tutti dovranno investire qualcosa e mollare da qualche altra parte. Uscire dal Covid – 19 costerà una barca di soldi. A tutti, nessuno escluso. Si correrà a Natale, se serve e pure a Capodanno. L’importante è tornare a vivere, possibilmente senza dover raccontare troppe frottole.

Adesso vi saluto, ho già sforato la lunghezza classica del Contromano. Su questo non transigo.

 

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2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Paolo ha detto:

    Bentornato

  2. Emilio Pask ha detto:

    Una leggenda

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