Gli occhi delle matricole della MotoGP

Si ricomincia a correre, e sono passate solo 48 ore dall’ultima volta che i motori hanno rombato a Valencia. Ora è il tempo dei debutti, il tempo della prima volta, il tempo delle tuta nuova, della squadra nuova. Oggi inizia l’università per qualcuno.

Gli occhi dei debuttanti, sono tutti uguali. Da Francesco Bagnaia a Jorge Lorenzo, le attese del primo giorno sono tutte uguali. C’è speranza in quello sguardo, c’è voglia di conferme, c’è attesa di iniziare una nuova avventura.

Per qualcuno oggi inizia la stagione più importante, per altri un nuovo inizio. Per Danilo Petrucci è il sogno diventato realtà, pagato a suon di sacrifici, porte in faccia e opportunità ricevute. Per lui vestire i panni del pilota ufficiale al 100% è il coronamento di un sogno di un bambino di Terni. Ora si fa sul serio e questa sarà la stagione dove dovrà dimostrare di essere quello giusto sulla moto giusta.

Per altri si tratta di un cambio di cavalcatura, forse più importante di altri. Lorenzo sarà l’arma segreta della Honda, in grado di far evolvere ancora di più la RCV o sarà solo una spina nel fianco di Marquez? Vedremo.

I ragazzi della Moto2, che oggi approcceranno alla MotoGP con circospezione, invece, avranno presto la voglia di dimostrare il loro valore. Quest’anno tra i “promossi” ci sono talenti veri. Francesco Bagnaia non ha bisogno di essere presentato, ha il titolo in tasca e quindi il passaggio tra i grandi se lo è guadagnato tutto e con onore. Joan Mir, Miguel Oliveira e Fabio Quartararo saranno avversari ostici per l’italiano. Tutti hanno la motivazione giusta, tutti hanno talento e tutti avranno a disposizione una moto competitiva.

Oggi gli occhi spunteranno dal casco mentre, seduti sulla sedia che fino a qualche ora fa era di un altro pilota, lo sguardo si poserà su una moto sconosciuta che farà saltare il cuore al primo vero avviamento, quello buono, dell’uscita in pista.

Un momento così è in grado di caricare i piloti per tutta una stagione, la prossima.

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