#pendolaires Ryze Tello, il drone portatile da moto

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So già che qualcuno di voi, tra i più esperti di tecnologia, sta già storcendo il naso. Il Ryze Tello non è una novità, è vero, ora si dovrebbe parlare solo del DJI Mavic Mini, del resto è stato presentato solo qualche ora fa..

Ma siccome non sono uno di quelli che fa recensioni di professione, ma un semplice appassionato, eccomi a parlare della mia esperienza con il Tello. Premetto che prima di comprare questo oggetto, ho studiato molto. Video, recensioni di quelli bravi in varie lingue e poi la decisione. Non si è trattato di una spesa folle, 85 euro su Amazon, con un totale salito a 130 euro con due batterie aggiuntive e il case per metterlo nello zaino. Ma era il mio compleanno.

Bene, perché un drone? Beh è innegabile che un punto di vista rialzato ha sempre il suo fascino nelle foto e nei video. Tello su questo regala agli inesperti come lo sono io molte soddisfazioni. La risoluzione è a 720p, bassa ma sufficiente per la gittata che questo piccolo quadricottero può coprire, sia per le foto che per brevi filmati. Il limite è senza dubbio la mancanza di una slot per una scheda di memoria a bordo. Il Tello invia le immagini via wi-fi direttamente al cellulare, che poi funge anche da telecomando, quindi non sono infrequenti piccoli sganci o lag nel girato. Riguardo alla portabilità, Tello pesa 80 grammi, il che lo rende tecnicamente un giocattolo, ma pur sempre rimane un drone e per questo quando lo si usa bisogna stare attenti ai luoghi (alcuni sono interdetti al volo, come la città di Roma ad esempio) e alle persone.

Come lo sto usando? Sto facendo alzare in volo il Tello ogni volta che esco in moto, più o meno. Oltre alle immagini che posso prendere da una action cam, la visuale dinamica e dall’alto del drone arricchisce i miei video, anche quelli che non metto qui nel blog. Il tempo di “innesco” è pressoché immediato. Basta inserire la batteria, accendere il Tello dal pulsante sul lato, mettere in modalità aereo il cellulare attivando solo il wifi (per limitare le interferenze), collegarlo e iniziare il volo. Diciamo subito che questo drone è sorprendentemente facile da usare. Una volta decollato, Tello si mette in “hovering” cioè fluttua nell’aria fermo, in attesa dei comandi. Riesce a fare questo per i sensori e le microcamera che sono sulla parte inferiore, offrendo una stabilità inaspettata, che credo sia merito di quei geni della DJI che firmano una parte del Tello. Per pilotarlo, ho scaricato – pagandola i ben 5 euro e 30 cent che venivano richiesti – l’app Tello FPV. Ha molte più funzioni di quella originale (che comunque serve per la calibrazione e per il primo avvio) e consente di avere un registro di volo, oltre ad altre funzioni, tra le quali la possibilità di farlo ritornare in un punto stabilito (Tello non ha GPS) e alcune routine di volo che possono essere comode per i filmati o le foto. Mi riferisco alla funzione “dronie” che manda all’indietro e verso l’alto il Tello mentre riprende per una traiettoria, una lunghezza e una velocità stabilita, la “pano 360” che fa compiere un cerchio in hovering al mezzo per ottenere foto panoramiche o registrazioni video di questo video o la “circle 360” che permette di fissare un punto intorno al quale il drone girerà per fare immagini.

Tello ha tanti limiti. Il primo è la leggerezza. Nonostante sia molto ben progettato e il suo software di volo lo faccia resistere al vento lieve, beh non serve molto di più per metterlo in crisi. Altro limite è quello della mancanza dei sensori (ma non ci sarebbe stato lo spazio) per fargli evitare gli ostacoli, quindi quando si è in volo è meglio tenere a vista il drone per cercare di non farlo sbattere contro gli ostacoli, ma questo è un limite anche del ben più costoso Mavic Mini appena uscito. Attenzione anche a non perdere il segnale del wi-fi del cellulare, questo è quello che comanda il drone, la distanza (senza extender) è di circa 20 metri in lontananza e circa 15 in altezza, che comunque bastano per non perdere il drone di vista.

Lo consiglio? Sì. Per chi come me è alle prime armi con i droni è un bell’allenamento e poi farlo volare da’ soddisfazione.

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