Bella da morire, con le ali ma senza sfoggiarle. Sfinata, leggera, una lama sapientemente forgiata da Hattori Hanzo, forse l’arma totale mancata all’arco della Honda per troppo tempo; signori è stata presentata la nuova CBR1000RR-R.
Fortemente ispirata alla RC213V MotoGP – si legge nel comunicato stampa della Honda diramato nel pomeriggio di lunedì 4 novembre – e alla sua versione stradale RC213V-S, la Fireblade 2020 si guadagna una ulteriore “R” e diventa CBR1000RR-R, spinta dal più potente motore a 4 cilindri in linea che Honda abbia mai prodotto in serie. Condividendo con la RC213V le stesse misure di alesaggio e corsa, la CBR1000RR-R Fireblade 2020 sviluppa una potenza massima di 217,5 CV a 14.500 giri/min e un picco di coppia di 113 Nm a 12.500 giri/min, fermando l’ago della bilancia a soli 201 kg con il pieno di benzina.
Mentre leggevo le righe che descrivono questo nuovo gioiello di tecnologia, con un occhio guardavo anche le foto, avido di particolari e poi mi è caduta l’attenzione sul pilota della CBR, tuta Alpinestars, casco opaco Shoei, un sopracciglio a v, oi sembra Marc Marquez!
Ma no, dai. Poi un’altra foto, la pista sembra il Montmelò, che è un po’ la sala giochi del campione della MotoGP… No dai, non può essere.
Poi il gomito a terra in una posizione di guida che mi ricorda qualcosa. Aspetta un attimo, se ci fosse stato Nicky, sì, l’avrebbero data subito a lui, ma Kentuky Kid non c’è più.
Se fossi stato in Honda per una moto così – penso – avrei chiesto ai miei migliori piloti di provarla, da Marquez in giù. E infatti, quello in sella alla nuova belva dell’ala è proprio lui.
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Sorrido e penso, che sì, era scontato. Ma una domanda gliela farei: Marc come va la nuova CBR con le gomme Pirelli? 😉