Metti la voglia di viaggiare, metti che la fase economica e congiunturale non è quella buona, metti che in garage hai una moto vecchia di quasi 30 anni che ami ma che ha l’impianto elettrico capriccioso. Insomma metti tutto insieme e prendi una decisione. Davanti c’è la trasferta verso il GP di Germania, o con il banale ma efficiente aereo o all’avventura in sella allo scooter.
“So’ boni tutti a viaggià co er BMW (magari anche nuovo)”, penso. E quindi ecco che scatta la mosca al naso di un viaggio mai provato prima. Sì, è vero, con il Bergman sono già andato al Mugello quest’anno e a Misano la passata stagione. Ma non ho mai provato a viaggiare sul serio.
Il piano di viaggio di questa avventura per il primo giorno è stato il seguente: sveglia alle 5.15, vestizione ninja e uscita di casa alla chetichella. Ore 5.33 uscita dal garage. Poi direzione area di servizio Giove per l’appuntamento con Paolo – mio unico compagno di viaggio al momento – che deve finire il rodaggio alla sua nuova Adventure.
Dall’area di servizio Giove sull’A1, come da tradizione il caldo ci ha rincorso anche sulle cime dolomitiche. La temperatura minima è stata 30°, la massima a Trento di 38°.
Veniamo alla strada. Dopo aver percorso a velocità di codice la A1 e parte della A22 fino a Ora, ci siamo incamminati per le montagne verso la Val di Fassa. Sosta pranzo a Canazei, poi abbiamo messo le ruote verso il Passo Sella percorrendo tutta la strada fino anche al Passo Gardena.
Nonostante non sia su una moto vera, il Burgman 400 (monocilindrico, pochi cavalli e circa 61.000 km sulle spalle) non si sta comportando male.
Ha faticato un pochino sul passo Sella, quando la salita si faceva impervia. Li ho rimpianto il cambio, ma tanto. Poi però il coso si fa perdonare con lo spazio a bordo e con i consumi. In media 25 km/l anche ad andature non proprio di legge, via.
Dopo 912 km, dunque la sosta per la notte è ai piedi del Grossglokner, domani si ricomincia da li.
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