Solo 400 km più o meno… una sgambata. In confronto ai 912 di ieri, beh non posso dirmi stanco eppure ne abbiamo fatte di marachelle io e il Burgman.
Partiamo con ordine e torniamo a ieri. Trovata una sistemazione ai piedi del Grossglockner, la serata sembrava tranquilla. Ho perso letteralmente conoscenza circa alla 22, ma alle 1.20 del mattino ero in piedi. Se all’arrivo faceva caldo e non si stava male a mangiare all’aperto con le infradito, di notte si è scatenato il diluvio mondiale. Una vera e propria tempesta di fulmini e acqua da tutte le parti.
Con l’incoscienza dei giusti, vista la situazione, ho optato per tornare a dormire cullato dai tuoni e dal rumore della pioggia. Mi sono svegliato alle 8 di mattina pensando di ritrovare il Burgman su un fianco in un torrente e invece era proprio dove l’avevo parcheggiato, mitico.
Nonostante una lieve pioggia ancora presente, l’idea di salire sugli oltre tre mila metri del Grossglockner non era per niente passata. Quindi cerata addosso e via. Apro una parentesi, l’ho già detto che faceva freddo. A valle circa 21 gradi, poi con la salita… Del passo alpino austriaco, passano gli anni, c’è sempre e solo una cosa che non mando giù: il prezzo per salire. Questi 24,50€ proprio non li sopporto. Poi però quando sali e vedi che non ci sono crepe sull’asfalto, che tutto è perfettamente in ordine e sotto controllo, beh, una giustificazione gliela dai.
In sella a uno scooter monocilindrico di 400cc che si arrampica su pendenze del 12%? Ma quando mai? Se avessi letto le recensioni dei miei colleghi del prodotto, questo tipo di mezzi sarebbero adatti all’uso cittadino e al medio raggio. Un cavolo! Il Burgman 400 è salito fino in cima al Grossglockner digerendo le salite e gestendo le discese senza fading dei dischi e senza un colpo di tosse nonostante lo stia usando carico come un mulo. Non ha lo spunto di una moto, ma va dappertutto e se piove – ed è piovuto, altroché – ti puoi permettere di fare 60 km prima di scegliere di fermarti a mettere i pantaloni antipioggia.
Voglio spezzare una lancia, infine, in testa alle nostre tasse sulla benzina. Vi rendete conto che fare il pieno in Austria costa oltre 20 cent/litro di meno che da noi?!? E non di benzina semplice, di quella da 95/100 ottani. Roba che se ti avvicini a un distributore in Italia e fai il pieno con la “superplus” locale arriva la finanza e ti chiede la dichiarazione dei redditi. Suvvia, ora basta, lasciateci respirare!
Ora, veniamo a noi. Da incallito motociclista, devo ammettere che si può viaggiare anche senza spendere 20 mila euro più accessori. A proposito, vi comunico la morte (non prematura) del mio Tom Tom Start. Dopo ben 7 anni di utilizzo, sotto la pioggia torrenziale presa tra l’Austria e Monaco di Baviera, il dispositivo (non pensato per l’uso in moto, ma chissenefrega) ha stirato le zampette. Prende il suo posto in un lampo, un Tom Tom Rider comprato a prezzo di favore a Norimberga.
Adesso, per farvi vedere che in cima alla montagna tra le più alte in Europa ci si arriva anche con lo scooter, beccatevi il video del Grossglockner!
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