The Way to Sachsenring 3 – Siamo tornati

il

Mille chilometri d’un fiato, dalla (ex) Germania (est) campione del mondo alla vecchia e sgangherata Italia che in Brasile c’è andata ma per farsi ridere dietro.

Chiusa la battuta sui mondiali appena finiti a favore dei più forti d’Europa (ora anche del mondo), inizio a dire: che fatica! Mille chilometri in sella a una moto di 27 anni fa sono un record, almeno per me lo è.

image

Con le orecchie che mi fischiano (Sabbatani aveva ragione, era meglio viaggiare con i tappi) e la schiena messa male quasi quanto quella di Danilo Petrucci al Sachsenring, voglio dedicare un pensiero speciale a tutti quelli che ci sono stati in questo viaggio (che per me ancora non è finito).

Grazie a Massimiliano Sabbatani già lo sapevo, ma adesso ancora di più, Max è un signore ed è sempre disponibile con tutti, un compagno di viaggio ideale e insospettabile con la piccola GS monocilindrica, riesce a fare cose che alcuni piloti della Moto3 dovrebbero imparare e poi non si stanca mai!

Grazie ad Alex De Angelis che anche questa volta ha rischiato il licenziamento da un team per venire a farsi una sgroppata in moto tra amici. Alex è un motociclista vero, corre e viaggia e fa bene tutte e due le cose. La grande GS gli sta bene addosso, ma non credo si sia reso conto dei “peli” che ha fatto ad alcuni guard rail e macchine durante il nostro viaggio con le borse laterali della moto, certo non è abituato a quella roba lui, sulla sua Suter certi accessori non ci sono!

Grazie alla mia vecchia VFR. Sono sempre stato affezionato a questa moto e forse lei lo sa. In vecchiaia però è diventata più esigente ma rimane comunque bellissima (per me lo è) anche da guidare. Il motore ruggisce ancora, mentre i freni oggi con la cura dischi nuovi, tubi in treccia e pasticche buone, ora diciamo che funzionano. In vacanza si è anche fatta rifare la trasmissione finale nuova, non era un capriccio, ma una necessità meritata, ora va ancora meglio di prima. Mille chilometri senza battere ciglio, si vede che è una Honda con un bel motore (per inciso oggi la Honda fa un solo V4 a cascata di ingranaggi, non lo trovate in concessionaria, chiedete a Marquez…).

Grazie al Team Iodaracing Moto2 i cui meccanici (Roberto, Paolo e Roberto) dopo aver messo a posto la Suter di Randy Krummenacher hanno trovato il tempo, nella notte, di mettere le mani sulla vecchia VFR per sistemare il tiro catena.

Grazie a Danilo Petrucci che mi ha prestato uno dei suoi caschi da test per farmi tornare in Italia. Il mio non ha passato la prova di caduta dalla moto al distributore e da casco apribile è rimasto casco rotto…

A tutti GRAZIE, perché anche in queste cose, in un viaggio al limite tra la zingarata e la cosa seria che si apprezzano gli amici, anche quelli che non sono venuti, per i loro mille motivi, mentre a Mario, che doveva essere dei nostri ma è stato fermato a pochi giorni dalla partenza da un incidente stradale, dico che possiamo iniziare a pianificare il prossimo giro, prima però ricomprati un VFR! 🙂

Condividi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *