Multe e debiti potrebbero far uscire Dorna da Bridgepoint

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La notizia è comparsa sul sito de El Confidencial qualche giorno fa e naturalmente non è stata ripresa da quasi nessuno. La Dorna sarà costretta a pagare al fisco spagnolo, Hacienda, altri 15 milioni di euro di multa oltre i 32 già comminati in passato per frode fiscale.

I conti, i finanzieri iberici, se li sono fatti spulciando i bilanci di Dorna e Bridgepoint (che a sua volta la controlla). Li dentro hanno trovato una magagna, proprio nel coonsuntivo del 2015, nel quale erano riportati, come dice la legge anche i movimenti societari fatti negli anni passati. Ebbene, nel biennio 2010/2011, secondo la finanza spagnola, ci sono state delle difformità e per questo sarebbe stata multata di 6,72 milioni di Euro. Secondo El Confidencial, la Dorna starebbe studiando un ricorso a questa azione insieme ai suoi avvocati oltre all’impatto che l’eventuale esborso avrà sui bilanci della società.  Non solo. I conti di Hacienda sugli sbilanci di Dorna vanno anche più in avanti negli anni. Più precisamente al 2006/2007, dove, sempre per il fisco spagnolo mancherebbero tasse non pagate per 5,28 milioni ai quali vanno calcolati 3,5 milioni di multa in più. Nello specifico, su questo fronte, Dorna avrebbe già pagato 5,27 milioni ad Hacienda.

Secondo il giornale spagnolo che ha lanciato l’articolo in rete, Dorna ha ottenuto nel 2015 un ottima performance commerciale, con 312 milioni di euro fatturati, il 10,32% in più rispetto ai 282,8 milioni del 2014. Non solo, cresce anche EBTDA (ovvero il margine operativo lordo), che passa da 58 a 76 milioni, il che significa un incremento del 32%.

foto_imgpSi tratta di performance finanziarie importanti, ma bisogna anche ricordare che a bilancio, la controllata di Bridgepoint, si porta dietro 753,23 milioni di euro di debiti, nonostante un miglioramento di questo dato di 9,56 milioni per una serie di meccanismi fiscali e per la rivalutazione dei diritti del motociclismo.

Proprio per questo fardello di debiti, secondo El Confidecial, Dorna potrebbe essere presto venduta da Bridgepoint. Il fondo di investimento britannico, infatti, si è già liberata di altre società che aveva in Spagna, tra cui una società produttrice di energia solare, ma non è riuscita ancora a contenere il grande debito di Dorna.

Cosa succederà, dunque? Difficile immaginare scenari diversi da quelli attuali. Dorna potrebe essere un’azienda appetibile per esempio per il Liberty Media Group, che nel caso si troverebbe a gestire tutto il motorsport di alto livello avendo già acquisito la Formula 1. Il problema di Dorna rimangono i debiti che a quanto pare non sono migliorati dopo la vendita per 400 milioni di euro al cinese Wanda Group della Infront (della quale è rimasta in Spagna solo la Superbike), anzi.

Che il momento economico non sia dei migliori è noto a tutti, ma a questo punto, nel bene o nel male bisogneerà fare i conti con la realtà. Delle due l’una, o il motociclismo sportivo evolve e con lui anche i sistemi fiscali che gli girano intorno (con soluzioni che eliminino tutti trucchi delle fatturazioni false o gonfiate a favore di un regime più favorevole per le aziende che decidono di legarsi a questo sport) o ci sarà poco spazio di manovra.

Al momento Dorna si ritrova a dover aiutare i team e alcuni piloti a correre, mettendo mano al suo portafogli, ma questo sistema di auto ingest, potrebbe portare molto presto la società guidata da Ezpeleta, che sta facendo un buon lavoro nel bene e nel male ma non è eterno, in acque molto difficili da navigare.

Sicuramente, oltre alle nuvole nere ci sono anche macchie di sereno. L’incremento del margine operativo lordo è un buon segnale, ma serve di più per rendere ancora più interessante per gli investitori, dagli sponsor ai partner finanziari, il mondo delle corse a due ruote che rimane ancora il più spettacolare nel motorsport.

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