Pagelle GP Francia, Bagnaia addio al mondiale, Bastianini sempre più in alto

La gara di Le Mans segnatela con l’evidenziatore nel calendario delle gare del 2022, è quel momento in cui Francesco Bagnaia ha perso ogni speranza per diventare campione del mondo della MotoGP.

Il piemontese che aveva fatto tutto bene, ma proprio tutto, dalla pole al record della pista, ha buttato tutto nel secchio nel finale della gara. Il pilota ufficiale della Ducati che ha gestito la maggior parte dei giri del Gran Premio in testa è poi finito gambe all’aria dopo essere stato passato da Enea Bastianini. Il romagnolo ha rosolato il suo avversario fino a una manciata di giri dalla bandiera a scacchi, inducendo nell’errore (di nervosismo) il suo avversario. La gara è finita con la terza vittoria stagionale di Enea Bastianini con la Ducati “usata ma buona” del Team Gresini, con Jack Miller e la sua “Ducati buona” in seconda posizione e il terzo podio consecutivo per Aleix Espargarò su Aprilia RS-GP. Queste le belle notizie.

Ma poi volete mettere la soddisfazione di vincere in Francia per un italiano e far suonare l’inno di Mameli?! AHHHH

Le brutte notizie riguardano Suzuki. A parte la gara finita con entrambi Rins e Mir a terra per caduta, dal Giappone è arrivata la conferma dell’uscita di scena della squadra celeste dal mondiale a partire dal 2023. I mutati scenari economico-politici. la transizione energetica, Pippo, Pluto e Paperino hanno messo una pietra (tombale) sopra il progetto MotoGP. Rassegnamoci. Quelli in difficoltà vera sono adesso piloti e squadra. Non è detto che tutti si possano riposizionare nel paddock per la prossima stagione.

Ora via alle pagelle!

1.ENEA BASTIANINI – 10 – Un lampo di luce, un vento fresco e innovatore al di fuori dagli schemi pre stabiliti dai commenti TV e dalle strategie “alte”. Enea Bastianini sta scrivendo la sua storia, nella quale ci sarà – ormai è chiaro – una Ducati ufficiale nel prossimo anno. Speriamo non sia quella del Team interno!

Enea Bastianini festeggia la vittoria a Le Mans stringendo la mano di un suo meccanico al parco chiuso – foto motogp.com

2.JACK MILLER – 9 – Salva la faccia e la domenica, si piega solo a uno stratosferico Bastianini e prima al suo compagno di squadra che poi è finito coi piedi all’aria. Miller è già un ex, ma ci crede ancora. Sta facendo bene per se e per il contratto che forse firmerà entro Barcellona con un’altra casa e un altro team. Nel voto c’è anche l’apprezzamento per lo show fatto prima del parco chiuso.

3.ALEIX ESPARGARO’ – 9 – Terzo podio consecutivo, Noale in festa, box ubriaco di gioia. Aleix è il migliore su una moto fatta per lui con la quale in Francia ha piegato le corna del campione del mondo in carica Fabio Quartararo. Facciamogli sto contratto, su, dai forza, che se no mi si innervosisce.

4.FABIO QUARTARARO – 6 – Oltre 100.000 persone presenti a Le Mans a fare il tifo solo per lui. Sembrava Gesù francese. Doveva mettere gli attributi sul serbatoio o bere la pozione di Panoramix, invece si è accontentato di un the freddo ed è finito alle spalle dell’aprilietta di Espargarò. Sufficienza risicata.

5.JOHANN ZARCO – 6 – In sostanza vale lo stesso discorso fatto per Quartararo, depotenziato del fatto che Zarco non è campione del mondo e che meno persone tifassero per lui. Ma ci ha provato almeno, visto che partiva con una penalità che lo aveva retrocesso in griglia per guida irresponsabile.

6.MARC MARQUEZ – 7 – Sperava nella pioggia per avere la chance di giocarsela, c’è stato il sole. Il Marquez che conosciamo forse non lo vedremo più anche perché le ultime cadute gli hanno di nuovo spento il braccio infortunato. Ha fatto quello che poteva, comunque è il migliore tra i piloti Honda, ed è pure menomato. In HRC dovrebbero farsi delle domande.

7.TAKAAKI NAKAGAMI – 5 – Mannaggia mi dispiace dare questo voto a Taka che mi sta pure simpatico, ma lo avete visto voi in questo week end? Mai incisivo, mai presente davvero. Peccato, ma la Honda di quest’anno non aiuta, come il fatto di sapere di essere già fuori rosa per l’anno prossimo.

8.BRAD BINDER – 6 – Il miglior pilota in sella alla KTM nonostante abbia perso un’ala dopo un maschio contatto con Pol Espargarò. Il sudafricano che è tutto cuore e lavoro non può nulla però contro queste Honda, Ducati, Yamaha e Aprilia. Insomma non ce n’è.

9.LUCA MARINI – 5,5 – Marini nella top ten è una bella notizia. Le dichiarazioni lette su vari siti che giustificano il fatto di non aver avuto la possibilità di attaccare Binder perché questi non ha mai sbagliato, potevano anche non essere fatte. Puzzano di scuse alla maestra per i compiti lasciati in brutta.

10.MAVERICK VINALES – 5 – Ha fatto una rimonta bestiale, dopo aver sbagliato per l’ennesima volta la partenza. Allo spegnersi dei semafori Maverick si è trovato praticamente ultimo! Ma come mai perde tutte queste posizioni? Come mai il suo compagno ne perde ma non così tante e può recuperare? E cacchio!

11.POL ESPARGARO’ – 4 – Mi sa che a Polyccio hanno inviato la notifica di sfratto dal team ufficiale Honda. Sì deve essere così, perché in Francia ha fatto più casino del solito.

12.MARCO BEZZECCHI -6,5 – Adesso – direte voi – perché Bezzecchi meglio di Marini? Perché marco è un debuttante e alla fine non sta facendo per niente male. La MotoGP alla prima stagione mette giudizio, o la capisci o torni indietro e mi sa che Marco rimarrà.

13.FABIO DI GIANNANTONIO – 6 – Fabio sta facento più fatica nell’adattarsi alla classe regina di Bezzecchi, ma ci sta mettendo l’anima, il corpo, il cuore. La sufficienza serve per il morale e per essere arrivato nei 15.

14.ALEX MARQUEZ – 4 – Una volta Marc disse del fratello che era più forte di lui. Beh non è mai parso nemmeno lontanamente e a Le Mans Alex è arrivato troppo lontano dal fratello (circa 13secondi) e dalla vetta (oltre 28 secondi). Mi sa che Alex deve tornare una categoria indietro per dimostrare di essere un Marquez.

15.FRANCO MORBIDELLI – 4 – La Yamaha la guida solo Fabio Quartararo, ok. Ma Franco mio, dillo che ti hanno fatto davvero. Dove sei? Chi ti ha rapito? Davvero, ci manchi e vederti quindicesimo a lottare nelle retrovie non è lo stesso che vederti lottare per il titolo come nel 2020. Daje.

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