I viaggiatori del Sud America non sono spinti da ideali politici come quelli del giovane Ernesto Guevara, che percorse gran parte del continente in sella alla sua “Poderosa”, una Norton 500 del 1939. No, sono spinti dalla necessità di scoprire il loro territorio, che è quasi del tutto selvaggio e sconosciuto anche per noi saputelli europei.
In questi giorni, anche se l’economia argentina è crollata dopo le primarie politiche di domenica scorsa, sto pensando seriamente di comprare una moto. Il mio obiettivo è quello di viaggiare (che sto in astinenza) ma di non spendere molto, visto che la mia avventura in Sud America finirà tra un anno, quindi sto dragando la rete per capire come si viaggia da queste parti. Proprio scansionando youtube mi sono imbattuto nei viaggiatori seriali di queste parti, uomini e donne spinti dalla necessità di andare, vedere, scoprire, su due ruote.
Cosa usano questi viaggiatori per viaggiare in luoghi remoti a volte senza strade come noi le conosciamo? Avranno scelto le classiche viaggiatrici, ovvero le BMW GS o le Ténéré 1200 e Africa Twin 1000. Niente di tutto questo. In Sud America si usano moto “barate” (economiche), dei veri e propri muli ai quali puoi chiedere di tutto a patto di essere equipaggiati a dovere: non devono mai mancare gli attrezzi e una scorta di benzina, che non è scontato trovare delle stazioni di servizio vicine (a volte tra una e l’altra, soprattutto al sud, possono esserci più di 300 km). Scavando nella rete, dunque, mi hanno colpito molto le storie di Jorge Gonzales e di Luna, due ragazzi visionari che hanno lasciato le loro vite “normali” per viaggiare.
Jorge è un messicano di 28 anni, il suo canale youtube si chiama Impulso Aventurero, e parla della sua vita in sella a una Yamaha XTZ 250 Ténéré. Sono più due anni che Jorge ha lasciato il Messico, il suo obiettivo era quello di scoprire in primis il suo Paese, nel quale si è trovato anche a fare la staffetta per portare i medicinali nelle zone colpite dal terremoto del 2017. Jorge era spinto dalla curiosità di arrivare alla fine del mondo, luogo che esiste e si chiama Ushuaia, ovvero la terra più vicina all’Antartide che si trova in territorio argentino, una volta arrivato li non ha però smesso di chiedersi cosa potesse ancora scoprire del Sud America e ancora non è sceso dalla sua moto che nel frattempo ha superato i 100.000 km. Il suo canale è meglio di una serie di Netflix, Jorge ha un talento vero nel raccontare il suo viaggio e la sua vita in moto e lo fa con un drone e due gopro, monta il materiale da solo e campa di lavoretti che trova strada facendo. Ha suonato la chitarra, finché non gliel’hanno rubata, ha fatto il volontario in un centro di recupero di tartarughe e nel frattempo ha raccontato la sua vita, con un occhio filosofico e mai banale.
La seconda storia che mi ha colpito è quella di Luna, una ragazza colombiana che ha lasciato il suo lavoro in banca per viaggiare con la sua “Palomita” (picciona), ovvero uno scooter Honda Lead 125 che aveva comprato per recarsi più facilmente a lavoro a Bogotà. A un certo punto anche a lei è scattata una scintilla, lasciare tutto e andare senza meta. Se date uno sguardo al suo scooter rimarrete di sasso. Il piccolo due ruote viaggia carico come una BMW GS non è stata mai, affrontando strade scritte a matita su una mappa scolorita dalla pioggia. Luna ha coraggio da vendere, viaggia da sola nel continente sud americano, che è selvaggio, affascinante, ma di certo non sicuro per ragazze che vanno in giro da sole. Ma questo coraggio che sta dimostrando sta diventando una forma di emancipazione e coraggio anche per altre viaggiatrici su due ruote, che la stanno emulando sempre di più. Vi invito a visitare anche il suo canale Youtube, perché ne vale la pena.
E io, ho scelto la mia moto argentina? Non ancora al 100%, ma diciamo che molti miei preconcetti sul viaggio in moto si stanno inesorabilmente sgretolando…
Visto che condividiamo la passione per i viaggi, ti consiglio caldamente questo splendido film: https://wwayne.wordpress.com/2019/06/01/in-viaggio-verso-te/. L’hai già visto?
Non l’ho visto, grazie per la dritta!!!
Allora sono onorato di avertelo fatto scoprire: è un capolavoro. Colgo l’occasione per dirti che mi sono iscritto al tuo blog. Grazie a te per la risposta! 🙂
Grazie a te per seguirmi!