Salento in moto fuori stagione, viaggio nel barocco leccese

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Ancora una volta in viaggio su due ruote, stavolta il lavoro mi ha portato a Lecce, quindi non potevo perdere l’occasione di scendere in moto. Con me un altro incosciente, Max d’Angelo, perché non ne bastava uno con la moto vecchia, meglio essere in due, almeno la sua moto, una Kawasaki ZX9R del 2003 in condizioni favolose, è più moderna della mia.

Partiti da Roma, abbiamo percorso i 620 km che ci separano da Lecce in circa 5,39 ore di viaggio in marcia, che non include le soste caffè e benzina. La VFR ha bevuto più della Kawa, come è normale, considerando la differenza di età, ma si è attestata in una media autostradale (allegra) in 14,5 km/l.

Andare in Puglia in moto, nella fattispecie in Salento è una cosa da fare. Consigliato il “fuori stagione” per diversi motivi. In primis i costi delle masserie, consigliate per soggiornare anche perché si sta in pace e i costi sono bassi, poi bisogna considerare il caldo estivo che da queste parti “spinge”, quindi è meglio andare in moto con temperature sui 20/22 gradi piuttosto che gli oltre 30 che si vedono in questa parte d’Italia in luglio e agosto.

Lecce è una cittadina magnifica nella sua parte centrale. E’ la capitale del “barocco leccese”, una forma d’arte che si è sviluppata nel 1600 ed è caratterizzata dall’esuberanza nelle finiture su palazzi e chiese della cittadina. Tutto questo è possibile grazie alla pietra leccese, che è della zona naturalmente ed è particolarmente duttile e per questo permette di essere lavorata molto in profondità. Da vedere a Lecce: Piazza Sant’Oronzo e il il suo anfiteatro romano proprio nel mezzo, la piazza del Duomo, il Duomo e le sue vie limitrofe. Per chi non fosse tanto interessato all’arte, vi segnalo che Lecce è viva di locali e di ristoranti ottimi.

Per chi volesse gustare la cucina tipica, vi consiglio l’Antica Osteria da Totu, in centro, cucina di carne e pesce con scelta ampia e mai cara.

Torniamo in sella. Le strade della Puglia sono lineari, fatte – nell’entro terra – per costeggiare i poderi e gli uliveti, quindi non aspettatevi curve e panorami mozzafiato di collina, perché ce ne sono poche. Il colpo d’occhio è comunque fantastico perché gli uliveti secolari sono uno spettacolo.

Per guidare un minimo vista mare, vi consiglio QUESTO ITINIERARIO, che porta da Lecce a Santa Maria di Leuca, via litoranee. Da qui si passa per San Foca, Otranto e i suoi Laghi Alimini che sfociano direttamente nel mare. Vi consiglio anche una sosta alla caletta di Porto Badisco, una lingua d’acqua trasparente che si infila tra le rocce mozzafiato. C’è anche un piccolo ristorante dove potersi fermare nel caso.

Mangiare in Salento non è mai un problema. Sulla costa vi consiglio un posto caratteristico ma buono, si chiama Capitan Morgan (Lungomare Matteotti a San Foca), dove si possono mangiare frutti di mare locali crudi e altre specialità sempre a costi più che accettabili.

A Santa Maria di Leuca la parte del porto e costiera vale la pena della visita. Per me è stato anche bello aver portato la vecchia VFR, dopo le alpi, nella parte più a sud del tacco italiano. Se volete risalire dalla parte ionica, consiglio una visita a Gallipoli e alle sue spiagge. Per i festaioli la sosta è quella del G Beach, mentre per gli amanti delle passeggiate, non è da perdere il centro storico di Nardò. Un’altra spiaggia stupenda, selvaggia e praticamente bianca è quella di Punta Prosciutto, vicino a Torre Colimena.

Spero di esservi stato di aiuto, buon viaggio!

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