Vinales subito nella mischia con l’apriliona

Certo che a fare casino, quest’anno la MotoGP, ci si è messa d’impegno. Tra scandali di sponsor, Covid, sponsor che abbandonano e litigi nei box, ci sono temi per scrivere un libro sulla stagione che sembra una sceneggiatura per una serie di Netflix.

La storia che in questo momento mi piace di più, è quella di Maverick Vinales. La “testa calda” che ha fatto infuriare Lin Jarvis, fino al licenziamento in tronco dal Team ufficiale Yamaha, sta riscrivendo la sua storia e sono certo, riuscirà a scrivere un suo capitolo in quella di Aprilia.

Il marchio del Gruppo Piaggio, che, ha ottenuto il suo storico primo podio in MotoGP a Silverstone con una gara magistrale di Aleix Espargarò, ha con Vinales un’occasione unica, ovvero può finalmente lavorare con un pilota che ha avuto esperienze dirette con case ufficiali (Suzuki e Yamaha) e con moto differenti dalla RS-GP.

Vinales ha appena finito due giorni di test a Misano, che sono passati dal mood “si, dai conosciamoci” a “iniziamo subito a correre”. Maverick, da quello che traspare dai commenti rilasciati fino ad ora, ha letteralmente fatto innamorare da Massimo Rivola in giù e questo gli è valso il biglietto di ingresso per le ultime gare della stagione al posto di Lorenzo Savadori, che completamente a posto, dopo la caduta nell’incidente con la KTM di Dani Pedrosa in Austria, ancora non è. Il Sava, che è stato anche lui in pista a Misano per aiutare Vinales ad adattarsi alla RS-GP, ha rimediato un contratto da collaudatore con wild card per la prossima stagione, un compito non facile e di grande responsabilità, che Lorenzo può fare benissimo.

Su questo tema, le parole di Romano Albesiano sono indicative: “La decisione di avere Maverick in pista da Aragòn arriva come diretta conseguenza del test effettuato a Misano. Non era scontato che dopo una carriera passata fin’ora in sella a moto con motore in linea, Maverick avesse da subito un buon feeling con la nostra V4. Per questo il test su questa pista, storicamente non facile per la nostra moto, era un momento di verifica importante. Siamo quindi soddisfatti per le reazioni da subito positive di Maverick, che ha mostrato un buon feeling sia con la RS-GP che con la squadra e il metodo di lavoro. Il talento suo e di Aleix, uniti alla esperienza maturata in questa stagione da Lorenzo, ci permettono di guardare con ottimismo al futuro del nostro progetto MotoGP”.

Ora Vinales aspetta Aragon. Una pista dove è stato sempre molto competitivo, dove si presenterà con una motivazione alle stelle. C’è da far vedere a qualcuno che lui, se messo in condizione, può esprimere il suo potenziale, c’è da confermare il suo talento ad Aprilia (anche cercando di fare esperienza, ma cercando un risultato), c’è da sparigliare le carte nel mondiale, cosa che a Maverick potrebbe venire benissimo.

Poi Aprilia può contare ancora su 6 motori da usare nelle ultime 6 gare per la moto che avrà il numero 12 sulla carena, dunque, si potranno affrontare le gare con una certa serenità.

Quella in arrivo è una occasione unica per Noale e preziosa per Vinales, una situazione win win ideale, dalla quale possiamo aspettarci di tutto.

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